COME REIMMATRICOLARE UN’AUTO RADIATA DAL P.R.A.
Quando si dice che un veicolo è stato radiato, significa che è stato depennato dal Pubblico Registro Automobilistico, cioè dal Pra. In pratica, una volta cancellato un veicolo non esiste più, nemmeno alla Motorizzazione Civile, nel suo Archivio Nazionale.
Ma questo non vuol dire che un veicolo non può essere riportato in circolazione. Naturalmente non sempre, perché di fatto la radiazione di una auto coincide con la morte del veicolo. Ma per auto di interesse storico c’è una scappatoia.
COME REIMMATRICOLARE UN’AUTO RADIATA DAL PRA
Nell’ipotesi in cui si voglia immatricolare nuovamente un’auto demolita o radiata dal PRA è necessario in primo luogo che si verifichino una serie di circostanze, ovvero che il modello della macchina da reimmatricolare rientri in quelli iscrivibili all’ASI o a uno dei tre registri storici di autoveicoli ad esso equiparati, che l’auto sia in perfetta efficienza, che non vi siano contributi statali.
- Nel caso in cui la vettura da reimmatricolare abbia ancora la targa, l’iter da seguire è semplice; basta, infatti, richiedere al PRA l’estratto cronologico per portare l’auto al collaudo, produrre un’autocertificazione relativa alla proprietà del veicolo e procedere al collaudo. In seguito ci si deve presentare con un documento di identità presso l’ufficio provinciale della Motorizzazione e attendere il rilascio della nuova targa e del libretto di circolazione. Entro 60 giorni si chiede l’iscrizione al PRA tramite compilazione del modulo NP2/A.
- Nel caso in cui un veicolo è stato radiato dal PRA per mancato pagamento delle tasse automobilistiche è possibile chiedere la re-iscrizione, senza passare per la re-immatricolazione, solo a condizione che il proprietario sia ancora in possesso delle targhe e dei documenti di circolazione. Ovviamente è necessario pagare le tasse arretrate degli ultimi tre anni, maggiorate del 50% secondo quanto stabilisce l’art.18 comma 1, legge 27/12/2002, n°289.
QUANDO SI PUO’ FARE L’IMMATRICOLAZIONE DOPO LA RADIAZIONE
Per la legge italiana è possibile iscrivere nuovamente un veicolo al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) dopo la precedente cancellazione in due soli casi:
- Rimettere in circolazione un veicolo di interesse storico e collezionistico già radiato. Sono considerati tali, come recita l’art. 60 del codice della strada, i veicoli iscritti nei registri ASI (Automotoclub Storico Italiano), Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI (Federazione Motociclistica Italiana).
- Rimettere in circolazione un veicolo cancellato d’ufficio dall’Archivio nazionale dei veicoli e dal PRA per non aver pagato il bollo auto per 3 anni consecutivi, ai sensi dell’art. 96 del codice della strada, conservando le targhe e i documenti originari.
Per effetto della nuova iscrizione al PRA del veicolo viene ripristinato l’obbligo di pagare la tassa automobilistica a decorrere dalla data della richiesta di reiscrizione, secondo le modalità previste da ciascuna Regione.
LA PROCEDURA PER LA RE-IMMATRICOLAZIONE
La procedura per la richiesta di re-immatricolazione cambia a seconda che il veicolo sia o meno provvisto di targhe e documenti originari. È possibile immatricolare da capo un veicolo precedentemente radiato. In genere l’operazione riguarda veicoli di interesse storico e collezionistico e radiato d’ufficio.
- Se il veicolo è ancora munito della carta di circolazione e delle targhe originarie è necessario richiedere la nuova iscrizione all’ufficio provinciale dell’Aci o al Pra della stessa Provincia. Naturalmente deve essere la Provincia in cui risiede la persona che intende immatricolare il veicolo. L’iscrizione al Pra una volta completata da diritto al nuovo proprietario di provvedere a fare registrare l’auto alla Motorizzazione Civile.
- Se il veicolo, come spesso accade è privo della carta di circolazione ma ha almeno le targhe originali, la nuova immatricolazione va richiesta direttamente alla Motorizzazione perché andrà di nuovo immatricolata con la stessa targa. In questo caso la nuova iscrizione al Pra va fatta dopo il passaggio in Motorizzazione.
- Senza targhe e carta di circolazione invece, il veicolo andrà immatricolato da capo sempre alla Motorizzazione Civile che deve rilasciare nuovo numero di targa e nuova carta di circolazione. Dopo di che si potrà passare a iscrivere il veicolo al Pra.
Per riprendere un veicolo precedentemente radiato occorre pagare le ultime tre annualità di bollo con maggiorazione. Oltre a questa spesa, occorre pagare anche 27 euro per l’Aci, l’imposta di bollo da 32 euro ed eventualmente ciò che si prendono le Agenzie per le pratiche automobilistiche a cui ci si può rivolgere per il completamento della pratica.
I DOCUMENTI NECESSARI PER LA REIMMATRICOLAZIONE
Di solito la pratica dell’immatricolazione auto presso gli uffici della Motorizzazione Civile riguarda l’acquisto di un veicolo nuovo con contestuale iscrizione al PRA. Tuttavia in certi casi è necessario procedere a una nuova immatricolazione, definita anche re-immatricolazione. Ad esempio per importare una vettura dall’estero, nell’ipotesi di smarrimento, furto, o distruzione della targa, oppure per rimettere in circolazione un veicolo precedentemente radiato.
Questi i documenti necessari per le procedure di cui sopra:
- Attestazioni del pagamento delle tasse automobilistiche arretrate per i 3 anni precedenti a quello della reiscrizione del veicolo, con una maggiorazione del 50%.
- Carta di circolazione e foglio complementare. Qualora uno o entrambi i documenti non siano più disponibili, si deve presentare la denuncia fatta alle Forze dell’ordine di smarrimento o furto, oppure una dichiarazione sostitutiva di resa denuncia. A seguito della reiscrizione al PRA viene rilasciato il certificato di proprietà. Importante: l’interessato, considerato il valore storico del documento, può trattenere il foglio complementare originale presentando apposita dichiarazione. In tal caso il PRA acquisisce la copia conforme del foglio complementare e restituisce l’originale. Però il foglio complementare originario non potrà mai essere utilizzato per successive richieste al PRA.
- Copia del certificato d’iscrizione a uno dei registri storici.
- Titolo di proprietà del veicolo redatto in una delle seguenti forme: se la reiscrizione avviene a nome del soggetto che era già intestatario al PRA del veicolo, è sufficiente una dichiarazione di proprietà in bollo, redatta nella forma della scrittura privata con firma autenticata. Se invece la reiscrizione avviene a nome di un nuovo acquirente, serve la dichiarazione unilaterale di vendita, in bollo, con firma autenticata del venditore.
I COSTI PER LA NUOVA IMMATRICOLAZIONE
I costi per la nuova immatricolazione sono:
- Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT): variabile in base al tipo di veicolo e alla provincia di residenza.
- Emolumenti ACI: 27,00 euro.
- Imposta di bollo per registrazione al PRA: 32,00 euro.
- Chi si rivolge a una delegazione Aci o a un’agenzia di pratiche auto deve aggiungere anche i costi del servizio.
Con la richiesta di reimmatricolazione auto presentata allo STA dell’ufficio provinciale ACI, tutte le somme dovute possono essere versate direttamente allo sportello al momento della richiesta. In contanti o con bancomat. Anche il pagamento effettuato presso lo STA di una delegazione ACI o di un’agenzia di pratiche auto prevede che le somme possano essere versate direttamente allo sportello, pagando gli eventuali costi aggiuntivi per il servizio. Viceversa, in caso di pagamento allo STA della Motorizzazione Civile, prima di recarsi allo sportello bisogna versare all’ufficio postale tutte le somme dovute mediante bollettini postali precompilati, e consegnare poi le relative attestazioni di versamento.
LA REIMMATRICOLAZIONE PER SMARRIMENTO E DISTRUZIONE DELLA TARGA
A volte è necessaria la reimmatricolazione dell’auto per smarrimento, furto o distruzione della targa. Può accadere infatti che a causa di una collisione, di un danneggiamento o, appunto, di un furto, una o entrambe le targhe della vettura vadano perse o diventino illeggibili. In casi del genere è necessario seguire una specifica procedura per ottenere nuove targhe e reimmatricolare il veicolo. Non prima però di aver denunciato il fatto agli organi di Polizia, che è sempre la prima cosa da fare. Poi, trascorsi quindici giorni dalla denuncia e se le targhe non sono state ritrovate (ovviamente nell’eventualità di un furto), si può procedere con la richiesta di nuova immatricolazione e iscrizione al PRA della vettura.
REIMMATRICOLAZIONE AUTO: COME PROCEDERE CON LA RICHIESTA
Ecco l’iter da seguire se si possiede il certificato di proprietà e la carta di circolazione (che presto confluiranno nel Duc o documento unico di circolazione). Chi può presentare la richiesta? La richiesta può essere presentata dall’intestatario, o da una persona incaricata, a uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) quando si dispone del certificato di proprietà cartaceo o digitale. Contestualmente alla reimmatricolazione viene rinnovata l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Se a presentare la richiesta è un incaricato, alla documentazione deve allegare la delega rilasciatagli dall’intestatario per il PRA, e il modello TT2120 per l’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile, oltre alla fotocopia di un proprio documento di identità o riconoscimento.
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